La legge su contratti pubblici e appalti coniuga velocità, qualità e legalità
Intervento in Aula al Senato in dichiarazione di voto per il PD sulla Legge Delega al Governo in materia di contratti pubblici e appalti (video).
Sono state già dette con chiarezza molte delle ragioni per cui voteremo convintamente questo provvedimento.
Si tratta di un provvedimento importante che il Senato aveva già migliorato in modo significativo e che il passaggio alla Camera dei Deputati è stato in grado di migliorare ulteriormente e completare, soprattutto sulle questioni che riguardano la tutela dei lavoratori, introducendo l’obbligo della clausola sociale, quindi, rafforzando ciò che era già previsto al Senato e il mandato alle centrali appaltanti affinché la revisione dei prezzi sia consentita in corso d’opera, anche in presenza di modifiche dei contratti nazionali.
Si tratta di una legge delega importante, promossa per mettere a sistema e ordinare una materia che, dopo l’approvazione del Codice degli Appalti, si era arricchita confusamente di una serie di altri interventi, spesso emergenziali (penso, ad esempio, ai diversi interventi fatti su questa materia durante il covid).
È una norma che ci porta concretamente a trovare soluzioni, facendoci uscire da una discussione troppo spesso ideologica che, su questi temi e sul Codice degli Appalti, richiama all’idea che si possa uscire dai problemi che ci sono contrapponendo velocità a legalità, regole a rapidità degli interventi.
Voglio semplicemente sottolineare tre questioni per noi importanti che sono contenute in questo provvedimento.
La prima questione è che mi pare che si arrivi con il contributo di tutto il Parlamento a trovare una soluzione, o almeno a indicare una strada, per evitare di contrapporre continuamente il tema della rapidità degli interventi, il tema dell’efficienza sulla questione degli appalti alle norme che mettono a sistema la legalità.
In questo senso, ci sono due interventi importanti, tra gli altri, in questa legge, che voglio sottolineare.
Il primo intervento riguarda la revisione e l’allargamento delle funzioni di ANAC sugli appalti pubblici: vengono dati poteri e mezzi per fare questo ma non solo. Ritengo importante anche il fatto che ad ANAC si attribuisca il ruolo di sostegno e, in qualche modo, di consulenza alle centrali appaltanti.
La seconda norma è quella che richiamava anche il senatore Errani. Penso che il tema cruciale per coniugare rapidità e legalità sia la riforma delle centrali appaltanti, esattamente come dice questa legge delega. Vedremo come verrà tradotta ma già dire, come fa questo provvedimento, che bisogna ridurre il numero delle centrali appaltanti, qualificandole, dotandole di personale specializzato, professionalizzato e che si introducono norme che garantiscono la formazione specifica di quel personale fa fare un passo avanti importante su uno dei nodi decisivi per realizzare quell’obiettivo che è di tutti: fare presto, fare bene.
La seconda questione che voglio sottolineare riguarda l’idea che bisogna introdurre in questa normativa una serie di incentivi e di semplificazioni che favoriscano tutte le procedure che sono legate ad investimenti sulla digitalizzazione ma soprattutto sulle nuove tecnologie ambientali e sulla realizzazione di impianti di energia rinnovabile.
Ambiente e energia vanno incentivati e lo strumento del Codice degli Appalti può andare in questa direzione se sappiamo creare norme giuste che semplifichino i percorsi per realizzare queste opere.
La cosa più importante, però, è legata direttamente agli interventi che ha messo in campo la Camera dei Deputati e riguarda la tutela del lavoro e dei lavoratori.
L’obbligo della clausola sociale, infatti, è un passo avanti.
C’era già nella norma approvata dal Senato in prima lettura un richiamo al rispetto della clausola sociale ma l’obbligo è qualcosa di più: è un rafforzativo, chiarisce che le centrali appaltanti devono creare le condizioni per tutelare il lavoro.
Così come è importante l'altra norma, che, nella materia che riguarda le centrali appaltanti, che possono consentire l'adeguamento dei prezzi, consente di adeguare i costi e quindi i prezzi alle modifiche legate alla contrattazione nazionale. Già prima era prevista, anche per il costo del lavoro, la possibilità di un intervento. Il richiamo ai contratti nazionali mi pare più efficace.
Più stabilità occupazionale, quindi, più garanzie al personale impiegato e anche sul massimo ribasso c’è una norma che dice con grande chiarezza che non si può applicare sulle questioni salariali e sulle questioni che riguardano la sicurezza del lavoro. Tutto questo, aggiunge la norma, deve valere anche per i lavoratori delle società subappaltanti.
La terza questione sul lavoro riguarda i meccanismi premiali ed è pure per noi una norma molto importante per chi assume donne e giovani.
Ci sono, dunque, tre questioni per noi per noi centrali e che sentiamo nostre: coniugare velocità, qualità e legalità; incentivare gli interventi ambientali semplificando; il lavoro, la sicurezza, la tutela dell'occupazione, le garanzie di maggiori assunzioni per giovani e donne.
Queste sono le ragioni per cui, con più forza e più soddisfazione, voteremo questa norma.
Video dell’intervento»