Intervenire sul degrado in Via Gola

Come ho notato in un sopralluogo, il quartiere delle case popolari di Via Gola, Via Pichi e via Borsi a Milano, di proprietà di A.L.E.R., si trova in una situazione di forte degrado, con molti stabili in condizioni di abbandono, con ristrutturazioni non completate a causa dei fallimenti delle imprese a cui erano stati appaltati i lavori, ponteggi montati e abbandonati, balconi lasciati pericolanti e puntellati da anni; ai lati delle strade permangono nel tempo vere e proprie discariche di oggetti accatastati di ogni tipo.
Di fronte a questo scenario le persone si sentono più fragili, sole e impaurite; si diffonde la percezione di assenza da parte dello Stato e l’illegalità occupa tutti gli spazi.
Da tempo le associazioni del quartiere e il Comune di Milano sono attivi per cercare di trovare soluzioni che possano garantire tranquillità e decoro al territorio oltre che il ripristino della legalità, sollecitando le istituzioni ad intervenire.

Per questo ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno per chiedere “se sia a conoscenza della situazione di degrado, quali interventi abbia previsto o sia in procinto di adottare per risanare il quartiere, comprese azioni contro chi occupa abusivamente gli alloggi per farne sede di attività criminogene; quali misure intende adottare al fine di segnare una maggiore presenza dello Stato in quel territorio, contrastare le attività illegali presenti, in particolare quella dello spaccio di droga e se intende intensificare gli interventi delle forze dell’ordine e prevederne una presenza in modo stabile così da evitare che permanga una zona franca controllata dagli spacciatori e garantire ai cittadini sicurezza e tranquillità”.

Testo dell’interrogazione:

Atto n. 3-00663 - Pubblicato il 5 marzo 2019, nella seduta n. 96

MIRABELLI

Ai Ministri dell'interno e delle infrastrutture e dei trasporti. 
Premesso che:

il quartiere delle case di edilizia residenziale pubblica sito a Milano in via Gola, via Pichi e via Borsi, di proprietà di ALER Milano, si trova in una situazione di forte degrado, con molti stabili in condizioni di abbandono, con ristrutturazioni non completate a causa dei fallimenti delle imprese a cui erano stati appaltati i lavori, ponteggi montati e abbandonati, balconi lasciati pericolanti e puntellati da anni; ai lati delle strade vi sono vere e proprie discariche di oggetti accatastati di ogni tipo;

di fronte a questo scenario le persone si sentono più fragili, sole e impaurite; si diffonde la percezione di assenza dello Stato e l'illegalità occupa tutti gli spazi;

considerato che:

il quartiere non è in un luogo periferico ma si trova tra il naviglio Grande e il naviglio Pavese, nel cuore della zona considerata del divertimento serale. La posizione del quartiere e la conformazione dei caseggiati ALER attrae spacciatori perché la zona è considerata strategica per rifornire di droga i locali del divertimento;

davanti agli ingressi dei cortili interni delle case ALER stazionano stabilmente gruppi di persone che controllano il territorio;

il 40 per cento dei suddetti appartamenti risulta abusivamente occupati e, come denuncia il comitato dei cittadini "Occupiamoci di Via Gola", molti degli occupanti sono spacciatori che arrivano da altri Paesi, sostano per qualche mese per poi lasciare spazio ad altri;

da tempo le associazioni del quartiere e il comitato sono attivi per cercare di trovare soluzioni che possano garantire tranquillità e decoro al territorio oltre al ripristino della legalità, sollecitando le istituzioni ad intervenire con denunce mirate e con proposte;

il municipio 6 del Comune di Milano ha approvato interventi riguardanti l'arredo urbano per via Gola e, attraverso i finanziamenti di un bando dell'Unione europea, la sistemazione degli spazi comuni delle case al fine di creare luoghi di incontro e socialità, soprattutto per bambini e anziani,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della situazione descritta;

quali interventi abbiano previsto o siano in procinto di adottare, per quanto di propria competenza, per risanare il quartiere delle case di edilizia residenziale pubblica dalle situazioni di degrado urbano e sociale, ivi comprese azioni contro chi occupa abusivamente gli alloggi per farne sede di attività criminogene;

quali misure il Ministero dell'interno intenda adottare al fine di una maggiore presenza dello Stato in quel territorio e di contrastare le attività illegali presenti, in particolare quella dello spaccio di droga;

se intenda intensificare gli interventi delle forze dell'ordine e prevederne una presenza in modo stabile così da evitare che permanga una zona franca controllata dagli spacciatori e garantire ai cittadini sicurezza e tranquillità.

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