Riformare il regime di alta sicurezza nelle carceri
Intervento in Commissione Giustizia del Senato durante l'Audizione del Direttore del DAP, Carlo Renoldi (video).
Conosciamo lo stato delle carceri.
Mi pare che il programma di lavoro che ha illustrato il Direttore Renoldi, in audizione in Commissione Giustizia, è coerente con le cose dette dalla Ministra della Giustizia in questi mesi ed è giusto, corretto sia dal punto di vista della gestione del personale che dal punto di vista dell’idea di un carcere più utile per la rieducazione e il reinserimento.
Al direttore Renoldi faccio due domande.
Una prima domanda è rispetto alle questioni post-covid.
Durante la pandemia abbiamo preso alcune misure che si sono rivelate molto efficaci; le abbiamo prorogate fino al 31 dicembre di quest’anno e penso che sia opportuno proseguirle.
Dal punto di vista della comunicazione, sull’utilizzo più frequente delle chiamate e di skype (ovviamente tutto in sicurezza) penso che non si debba tornare indietro e si debba trovare invece la forma per proseguire.
Allo stesso modo, come sarebbe assurdo tornare indietro rispetto a altri provvedimenti. Ad esempio, abbiamo persone che hanno il permesso di lavoro, che sono rimaste fuori dal carcere praticamente dall’inizio della pandemia, senza che si sia creato alcun problema, senza delinquere e comportandosi bene; sarebbe assurdo se, dopo due anni, decidessimo di farli tornare a dormire in carcere.
Rispetto al 41bis penso che sia un istituto importante e da difendere ma che ha un senso. Il senso del 41bis non è l’afflizione ma è mettere persone che sono pericolose socialmente per la capacità di direzione di organizzazioni criminali nelle condizioni di non comunicare con l’esterno.
Il 41bis serve a questo. Non è il carcere duro; non è il carcere afflittivo.
Che ci siano ispezioni, ci sta.
Abbiamo visto di peggio.
Abbiamo ascoltato il facente funzione di Parma non più tardi di due anni fa perché abbiamo scoperto che c’era un giornalista che entrava e aveva scritto un libro con un detenuto del 41bis, senza che nessuno lo sapesse.
Renoldi ha annunciato la riforma della media sicurezza.
Mi domando, però, se a fronte di un dato eclatante - ci sono 750 detenuti al 41bis, che a mio avviso sono tanti - e se il 41bis ha la funzione che ho spiegato prima, ci sia un problema e vuol dire che l’alta sicurezza vada anch’essa riformata.
Volevo capire, quindi, se su questo c’è una riflessione in corso.
Video dell'intervento»