Aprire gli spazi ristrutturati dell'IPM Beccaria
Intervento in Senato (video).
Dalle pagine di un quotidiano milanese, Don Gino Rigoldi ha di nuovo rilanciato un preoccupato allarme per la situazione dell’Istituto Penitenziario Minorile Beccaria di Milano, di cui da oltre 30 anni è il cappellano.
In questi anni, il Beccaria è stato sempre considerato un modello positivo tra gli istituti di detenzione minorile per le tante attività educative, culturali, di formazione e lavorative che proponeva e per l’apertura al territorio garantita da tanti progetti realizzati con alcune scuole.
Negli ultimi mesi, come Don Gino Rigoldi ha denunciato, la situazione è rapidamente degradata: sono state chiuse molte attività per mancanza di fondi; la mancata nomina di un direttore e di un capo degli agenti di custodia ha alimentato incertezze e i mesi estivi, in cui sono mancate anche le attività scolastiche, sono stati difficili per operatori e ragazzi e i tempi di inattività hanno spesso alimentato tensioni.
A ciò si aggiunge l’inadeguatezza degli spazi in cui vivono i minori, che doveva essere risolta con la ristrutturazione di un’intera ala. La ristrutturazione è avvenuta ed è stata completata ma l’ala non ha avuto l’agibilità per poter essere utilizzata.
Di fronte a questa situazione che rischia di compromettere i livelli di qualità per gli operatori e per i ragazzi e rischia di vanificare il lavoro eccellente fatto in questi anni, credo che il Ministero e il Dipartimento debbano intervenire al più presto per nominare i dirigenti apicali dell’Istituto Beccaria e degli agenti di custodia e verificare quali siano gli impedimenti all’apertura dei nuovi spazi ristrutturati, al fine di rimuoverli tempestivamente.
Si tratta anche di dare nuovo impulso all’apertura al territorio per favorire il lavoro educativo e formativo e, in questo senso, l’occasione che potrebbe costituire l’apertura all’esterno del Teatro dell’Istituto appena ristrutturato, grazie all’intervento di tanti enti culturali, va colta senza ulteriori ritardi.
Chiedo alla Presidenza di farsi interprete presso il Ministero di questa esigenza.