La politica ascolti il Garanti dei detenuti
Oggi alla Camera dei Deputati, Mauro Palma, il Garante dei diritti delle persone detenute, ha presentato una relazione importante che la politica deve ascoltare e che ci deve spingere a fare ciò che serve per migliorare le condizioni di detenzione e evitare di tornare al sovraffollamento, patologia negativa del nostro sistema carcerario.
L’attenzione a migliorare e a recuperare la funzione rieducativa della pena deve essere uno dei principi necessari per costruire la riforma del processo: aumentare il ricorso alle pene alternative e alla giustizia riparativa, insieme al rafforzamento degli organici del personale dedicato al trattamento esterno, sono le strade indicate anche dalla Ministra Cartabia che vanno perseguite per ridurre il sovraffollamento.
Ma una riflessione deve essere fatta anche sull’efficacia delle misure messe in campo di fronte alla pandemia: la possibilità di restare fuori dal carcere per chi gode dei permessi di lavoro esterno e la possibilità di concedere i domiciliari a chi deve scontare ancora un anno di pena sono stati provvedimenti utili, che non hanno creato problemi e che forse possono essere ripensati non solo come misure emergenziali.
Infine credo che, dopo la pandemia, l’isolamento e le difficoltà che si sono vissute nelle carceri, si debba valutare se non sia giusto per questi anni prevedere un aumento degli sconti di pena per buona condotta.
Dopo il dramma del Covid che ha fatto molto parlare di carcere, l’uscita dalla pandemia non deve far tornare in secondo piano la condizione di decine di migliaia di persone detenute.