No alla cancellazione del reato di abuso d'ufficio
Lo hanno detto e riconosciuto con chiarezza tutti gli auditi oggi, dall'Anm all'Anac, alle Camere Penali: con l'abolizione dell'abuso d'ufficio condotte come quella del pubblico funzionario che altera un concorso per favorire un amico, che nega un permesso edilizio per mera ritorsione, che non si astiene in una decisione che coinvolge propri interessi personali, non saranno più sanzionate penalmente.
È opportuno, è giusto? La maggioranza pensa di sì. Noi pensiamo di no.
Sull'abolizione totale dell'abuso di ufficio sono mesi che lanciamo allarmi, quindi nessuna sorpresa che oggi in commissione Giustizia, durante le audizioni, siano emerse molte preoccupazioni rispetto al provvedimento del governo.
Oltre a vuoti normativi vi sono note difformità rispetto ai vincoli internazionali.
Non ci siamo mai sottratti a un confronto su una ulteriore definizione del reato e abbiamo da tempo proposto soluzioni concrete per andare incontro alle esigenze dei sindaci e degli amministratori locali come le proposte di legge sui reati omissivi impropri, sulla responsabilità indiretta, e la modifica della legge Severino. Questa è la strada.