In Commissione Giustizia è iniziato l'iter per cambiare la legge sulla diffamazione a mezzo stampa
Oggi in commissione Giustizia del Senato è finalmente iniziato il cammino delle proposte sulla riforma della diffamazione a mezzo stampa. Il Pd si batte con determinazione per questo impegno. Nel tempo, da inizio legislatura, abbiamo presentato tre proposte di legge: quella presentata dai componenti della commissione Giustizia; un'altra, più mirata, presentata da me e una presentata da Andrea Martella, da noi dem membri della commissione e da altri senatori Pd.
Si tratta di proposte complementari che hanno comuni finalità: togliere il carcere per i giornalisti, retaggio di codici di regime più volte condannato dalla Corte Europea; difendere il diritto dei cittadini a tutelare la propria reputazione nel caso di reale diffamazione; dissuadere e colpire le 'querele temerarie', le querele 'bavaglio' che vengono presentate (spesso da potentati, perfino da ambienti legati alla criminalità) per intimidire giornalisti e organi di informazione e impedire il libero svolgimento e il diritto costituzionale della libertà di informazione. Ci auguriamo che il confronto (anche con le proposte di altri gruppi di maggioranza e opposizione) porti rapidamente a un punto di approdo positivo, che sembrava vicino nella scorsa legislatura. Difendere la serietà e la libertà dell'informazione significa difendere la libertà di tutti.
Scheda della legge sulle querele temerarie che ho presentato il Senato - Testo del disegno di legge.