Investire sulle pene alternative al carcere
Il rapporto annuale di Antigone sulla situazione delle carceri in Italia presenta ancora una situazione grave e non degna di un Paese come il nostro.
Il sovraffollamento, il disagio estremo che il numero di suicidi dimostra e le scarse opportunità lavorative, parlano di carceri che non consentono di rispettare la funzione rieducativa che la Costituzione attribuisce alla pena.
In una situazione in cui oltre la metà dei detenuti devono scontare pene inferiori ai tre anni e oltre 20 mila persone sono detenute per droga diventa sempre più evidente che la strada da percorrere è quella di ricorrere sempre più alle pene alternative al carcere.
Su questo occorre investire sia per ridurre la sovrappopolazione sia per aumentare le opportunità di reinserimento.