Le elezioni amministrative mostrano la centralità del PD

Intervento a Radio Immagina (audio).

E' chiaro che occorrerà vedere i risultati definitivi dei candidati sindaci e delle liste. Ma già da questi primi voti scrutinati si può trarre qualche valutazione politica.

Per il Pd e per il centrosinistra era una partita difficile perché sui 26 comuni capoluogo al voto, il centrosinistra ne amministrava solo 5.
Ora si può notare il buon risultato in diverse città del Nord.
A Lodi, amministrata dalla Lega, il centrosinistra unito ha la possibilità di vincere già al primo turno.
Lo stesso a Padova.
A Parma, torniamo in campo molto competitivi per il ballottaggio.
Così come a Piacenza, A Verona, con un ottimo candidato, Damiano Tommasi, arriveremo al ballottaggio ampiamente in vantaggio.
Occorrono altri 15 giorni di mobilitazione, fino a domenica 26 giugno perché tutti tornino alle urne. Ma il segnale che i veronesi hanno dato è chiaro. I cittadini hanno voglia di innovazione, di cambiamento. Si sono sentiti mal governati dal sindaco uscente Sboarina e hanno respinto i vuoti slogan securitari della destra.
Vedremo i dati definitivi. Ma appare chiara la centralità del Partito democratico e, soprattutto, la necessità che il Pd prosegua sulla strada della ricerca dell'unità di tutto il centrosinistra.
Chi non ha scelto l'unità, ha nei fatti favorito i candidati della destra.
Infine, un'ultima annotazione: vedo che per Lega e Salvini si prospetti una doppia débacle: quella del referendum, dove è stato sonoramente bocciato il tentativo di distorcere perfino lo stesso strumento referendario, e quella del voto amministrativo.
Audio dell'intervista


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