Italiani come noi
Intervento svolto all'incontro con la comunità musulmana di San Donato Milanese (video).
Mi riconosco molto nelle cose che ho sentito dalla Presidente della Comunità.
In questi anni ho visto tanta voglia di “integrazione”, anche se il termine non piace. Abbiamo partecipato alla fine del Ramadan, alle cene; abbiamo festeggiato l’incontro tra culture e religioni diverse e abbiamo ritrovato lo spirito di una comunità unica in cui ci sono differenze.
Le differenze sono nella fatica che stiamo ancora facendo a veder riconosciuti diritti fondamentali.
C’è una legge regionale che si occupa dei luoghi di culto e qualcuno ha tentato di riprendere in altre Regioni e dice che i luoghi di culto si possono realizzare se inseriti nei piani regolatori dei territori.
Questo crea problemi, non solo ai musulmani: ci sono problemi anche per i luoghi di culto degli evangelici e dei buddisti.
C’è proprio un problema di violazione di un diritto costituzionale alla libertà religiosa.
Il centrodestra non avrebbe mai neanche fatto un incontro con la comunità musulmana, come quello che abbiamo fatto a San Donato.
Noi, invece, lo facciamo e sicuramente gli avversari politici di Ginelli nei prossimi giorni spiegheranno che, in un momento come questo, con tutti i problemi che ci sono, ci occupiamo di questioni “secondarie”, come i diritti civili e religiosi delle persone.
Già con l’aver fatto questa iniziativa, diamo un segnale che i diritti civili per noi vengono prima, non sono l’ultima cosa di cui ci dobbiamo occupare perché la religione e la possibilità per le persone di esercitare i diritti legati alle scelte che hanno fatto è una cosa concreta.
La comunità musulmana di San Donato ha di fronte la differenza: sa che da una parte c’è stato lo sforzo del sindaco Andrea Checchi per dare una risposta al tema della sepoltura dei musulmani. Una risposta parziale, ma era quella possibile ed è stata data.
A San Giuliano, dove governa il centrodestra, non si può neanche aprire una discussione su questo: si discute del cimitero degli animali ma non dello spazio di sepoltura per una grande comunità che è in quest’area e che è anche economicamente rilevante.
A San Donato l’associazione chiede uno spazio e si sta cercando di risolvere il problema.
Da un’altra parte sono andati con i vigili a chiudere tutto e abbiamo dovuto battagliare per un anno per ottenere, anche grazie all’aiuto del Prefetto, il diritto alla vita associativa.
Tutto questo non lo rivendico per dire alla comunità islamica - o a una parte dei cattolici sensibile a questi temi - che facciamo la cosa giusta ma lo dico perché credo che questo sia il messaggio che la politica deve lanciare a tutti, perché un posto dove vengono rispettati, garantiti e valorizzati i diritti di tutti, è un posto in cui stanno meglio tutti.
Abbiamo fatto bene, quindi, a fare questa iniziativa.
Ringrazio il candidato sindaco Ginelli, che sono sicuro che proseguirà sulla strada qui intrapresa.
Ringrazio Muntaha Wahsheh, che mi ha coinvolto in questo incontro ed è stata una delle prime donne arabe elette in un Consiglio Comunale, a San Giuliano prima e adesso a San Donato e, quando si occupa delle cose non molla mai.