Il 25 settembre si sceglie tra opzioni diverse che riguardano la vita delle persone

Intervento svolto alla cena elettorale a Cinisello Balsamo.

Sbaglia chi dice che siamo tutti uguali.
Il 25 settembre bisogna scegliere e le scelte sono nette.
Noi avevamo lavorato alla Delega Fiscale in cui si prevedeva il taglio delle tasse sul lavoro fino a lasciare una mensilità in più in busta paga ai lavoratori e si riduceva l’IRPEF per i ceti medio-bassi.

Noi volevamo far approvare una legge per il salario minimo garantito, affinché non ci fossero più lavoratori che guadagnavano solo 2 o 3 euro all’ora.
Il problema grosso del Paese sono le diseguaglianze, che si sono sempre più allargate in questi anni.
Le famiglie hanno visto sempre più diminuire il proprio potere d’acquisto e ora la situazione rischia di aggravarsi con l’inflazione e il caro-bollette.
A destra, invece, c’è chi le diseguaglianze le vuole aumentare perché la Flat Tax produce questo: andrà ad abbassare le tasse per i più ricchi che non ne hanno bisogno, togliendo risorse per la sanità, per la scuola e per i servizi.
Un altro punto su cui le differenze sono nette è la questione ambientale.
L’estate appena trascorsa ha mostrato gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici: i ghiacciai che si sciolgono, la siccità, le bombe d’acqua.
Noi diciamo che, davanti a questo scenario, occorre agire subito: investire sulle energie rinnovabili, rinunciare ai combustibili fossili, cambiare il modo di produrre, fare scelte innovative anche rispetto al funzionamento delle città per migliorare la qualità dell’ambiente e abbattere le emissioni.
A destra, Berlusconi pensa di risolvere le questioni ambientali proponendo di piantare un milione di alberi ma non sa che la Città Metropolitana di Milano ha già il progetto ForestaMi, che prevede la piantumazione di 4 milioni di alberi sul territorio, finanziato grazie alle risorse del PNRR.
La destra, quindi, pur vedendo i problemi ambientali, preferisce non mettere in discussione lo status quo.
Salvini ha già annunciato che promuoverà un referendum per impedire che nel 2035 si blocchi la costruzione delle automobili alimentate con i combustibili fossili.
Un’altra differenza tra noi e la destra è sui diritti.
Noi vogliamo allargare i diritti e le libertà; abbiamo fatto una battaglia per la legge Zan, per la legge sul fine vita (fermata dalla caduta del Governo), per lo Ius Scholae.
Si deve scegliere, quindi, tra opzioni diverse che riguardano la vita delle persone.
Con questa legge elettorale, la vittoria viene decisa dai collegi uninominali e questi o li vince la destra o il centrosinistra.
Se si vuole evitare che vinca la destra, occorre votare il centrosinistra.
Votare M5S o terzo polo indebolisce il centrosinistra e aiuta la destra.
Il clima sta cambiando in questi giorni e il risultato elettorale non è già scritto: il 25 settembre votiamo PD.

 

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