Dal congresso e dall’opposizione abbiamo l’occasione di dare più forza al PD
Intervento svolto al Gazebo del PD a Baggio.
Il 14 ottobre il PD ha compiuto 15 anni. Credo che quella sia una data importante e su cui dobbiamo riflettere.
Una serie di commentatori hanno spiegato che il PD è fallito, che non ha più ragione di essere, che è irrimediabilmente residuale rispetto alla politica italiana.
In realtà, ci sono diverse ragioni per cui questa analisi è sbagliata.
Siamo il secondo partito del Paese; abbiamo l’onere di essere il primo partito dell’opposizione e di opposizione c’è bisogno perché l’elezione di La Russa e di Fontana a Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati presenta il volto di una destra divisiva, che non ha alcuna intenzione di rappresentare tutto il Paese ma che vuole rappresentare se stessa; altrimenti avrebbero presentato altri nomi.
Quei nomi scelti a capo delle Camere indicano che Meloni e il suo schieramento vogliono rappresentare una destra identitaria, che trae origine dal fascismo.
Noi dobbiamo discutere di qual è la funzione del PD.
Discuteremo di questo anche al congresso.
Io penso che l’idea che ci portò a fondare il PD 15 anni fa, oggi è più attuale che mai e penso che abbiamo la missione di organizzare e riunire il centrosinistra in un progetto che parli al Paese e ci consenta di battere le destre.
Abbiamo fatto il PD anche consapevoli della distanza tra i cittadini e la politica e pensando ad un partito come strumento di partecipazione e per rilanciare la nostra democrazia e di questo c’è ancora molto bisogno, come indica l’astensionismo e il fatto che la politica non riesca a parlare con una larga parte del Paese.
Noi abbiamo questo compito: unire il centrosinistra, costruire un’opposizione forte sulle parole d’ordine che sono state quelle della nostra campagna elettorale, cioè lotta alle diseguaglianze, transizione ecologica, diritti sociali e civili.
Dal congresso e dall’opposizione abbiamo l’occasione di dare più forza a questo profilo del PD.