Votiamo per cambiare le cose in Lombardia

Il 12 e 13 febbraio è una data importante.
Il voto per rinnovare il Consiglio Regionale e il Presidente della Lombardia è l’occasione per esprimersi e per cambiare le cose che evidentemente non funzionano nella sanità, nel trasporto pubblico e nelle politiche sull’ambiente e sulla casa.
Ci sono due ragioni per votare Majorino e non chi, come Fontana e la Moratti, ha governato la Regione in questi anni.
La prima ragione riguarda la necessità di rimettere al centro del lavoro della Regione le persone, la vita vera, i bisogni concreti.
Non è stato così in questi anni.

La sanità, competenza esclusiva della Regione è collassata di fronte alla pandemia pagando un prezzo altissimo anche per la scelta di dismettere i servizi territoriali. Oggi restano le incredibili liste d’attesa per qualunque tipo di prestazione che obbligano spesso, chi può, a pagare per poter ricevere le cure in tempi rapidi e penalizza i più poveri costretti a dover attendere mesi per fare un esame. E, a proposito di sanità territoriale, la carenza di medici di base, frutto di una mancata programmazione, sta rendendo la vita difficile a chi più ha bisogno. Insomma, le eccellenze sanitarie lombarde, che sono tante e importanti non si traducono in opportunità di prevenzione e cura per troppi cittadini.
Così come la condizione di migliaia di pendolari che vivono quotidianamente i ritardi e i disservizi di Trenord senza che in questi 5 anni si sia fatto qualcosa per migliorare le cose dimostrano la distanza della Regione guidata da Fontana dai bisogni e dalla vita vera delle persone.
Che dire poi della scandalosa gestione delle case popolari da parte della Regione e di Aler. In questi anni si sono abbandonati interi quartieri popolari al degrado costringendo gli inquilini a sopportarlo. Il fatto che, in questi anni, Aler non sia stata in grado di sfruttare i vari bonus ambientali fino al 110% per intervenire, ristrutturando e riqualificando il proprio patrimonio, garantendo agli abitanti case più calde e bollette più basse, la dice lunga sulle inefficienze e le incapacità della azienda di Regione Lombardia.
Sanità, trasporto pubblico e casa sono le questioni più rilevanti di cui la Regione si dovrebbe occupare e che più riguardano la vita delle persone, ma sono anche le materie su cui è evidente il fallimento della giunta regionale e la necessità di cambiare.
La seconda ragione per cui è necessario cambiare e votare Majorino riguarda il futuro della Lombardia, che oggi è una delle tre Regioni economicamente più importanti d’Europa.
In questi anni è mancata una visione, una idea per attrezzare la Lombardia di domani.
Governare, come si è fatto, questa Regione pensando come un amministratore di condominio è dannoso.
Per essere in grado di competere serve investire sul sistema territoriale avendo in mente quale vogliamo sia la sua vocazione, pensare a uno sviluppo sostenibile che sostenga l’innovazione della economia green e sia capace di tenere insieme lavoro e qualità della vita e dell’ambiente.
Senza una visione, nei prossimi anni, rischiamo di impoverire quella che oggi è ancora una realtà importante in Europa e nel mondo e perdere le sfide del futuro.

 

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