No a presidenzialismo e larghe intese

Intervista di INews24.

Uno dei temi caldi di questa campagna elettorale – che è agli sgoccioli – è stato il presidenzialismo voluto dal centrodestra. Enrico Letta ha dichiarato che la Costituzione non si tocca.
“Noi abbiamo sempre detto che non condividiamo l’ipotesi presidenzialista. Non è una scelta adatta al nostro Paese, non corrisponde alla nostra storia e creerebbe squilibri istituzionali evidenti. Dopodiché se a questo si aggiunge la dichiarata volontà di fare le riforme a colpi di maggioranza, mi pare evidente che da noi non si possa trovare altro che opposizione”.

Meloni ha definito la sinistra “rabbiosa e violenta” perché avrebbe paura di perdere il suo potere.
“Intanto Meloni deve mettersi d’accordo con se stessa. In questa campagna elettorale ha usato tutte le definizioni possibili. Siamo a livelli di insulti gratuiti. Non mi pare che noi abbiamo fatto una campagna violenta. Abbiamo avanzato proposte su lavoro, ambiente, diritti. Abbiamo chiarito quali sono le cose che non condividiamo col centrodestra. Non mi sembra una campagna rabbiosa e violenta. È piuttosto la campagna elettorale di una forza politica che pensa che se vincesse la destra, il Paese rischierebbe di tornare indietro su molte questioni”.
Come valuta l’intervento della presidente della Commissione Ue von der Leyen che ha affermato che “se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Polonia e Ungheria”?
“Von der Leyen è una esponente di primo piano del Partito popolare europeo, che non è casa nostra, ma casa di Berlusconi e Tajani. Credo che non abbia detto niente di drammatico. Ha semplicemente affermato che, se dopo le elezioni questo Paese prendesse una direzione di restringimento delle libertà, esistono strumenti che sono già stati usati. Non mi pare che abbia detto una cosa eclatante. Quando non si hanno argomenti si cerca di fare del vittimismo su ogni cosa”.
A Porta a Porta Berlusconi ha dichiarato che Putin sarebbe stato “spinto a inventarsi questa operazione speciale” dai filorussi. Qual è il suo punto di vista?
“Ieri Berlusconi ha fatto una ricostruzione sconclusionata che è grave, se si pensa al tentativo di giustificare un dittatore che, anche nelle ultime ore, continua a minacciare il mondo”.
Dal terzo polo, Calenda e Renzi parlano di larghe intese, ma aggiungono “mai con Frantoianni e Meloni”. Non parlano di altre forze del centrosinistra. Al momento della formazione del governo, sareste disposti ad avere come spalla il centro?
“Non mi pare che quello delle larghe intese sia un tema di attualità. Questa legge elettorale produrrà un vincitore, quindi speriamo di essere noi. Dopodiché mi fa piacere che Renzi, almeno l’ultimo giorno ammetta di parlare del Pd e dica qualcosa di diverso, ma non mi pare influente in questo momento”.

 

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