Rogoredo e il "bosco della droga"

Con l’assessore Maran e il capogruppo PD in Consiglio Comunale a Milano Filippo Barberis siamo stati a Rogoredo. Guidati dai responsabili di Italia Nostra abbiamo attraversato il tremendo “boschetto della droga di Rogoredo”.
Centinaia di disperati in fila tra rifiuti di ogni tipo aspettano gli spacciatori, un quadro terrificante.
I volontari di Italia Nostra hanno ripulito gran parte dell’area di Porto di Mare, riconquistandola alla legalità, creando le condizioni perché cittadini e legalità possano rioccupare quel parco.

Domenica scorsa, ad esempio, è stata inaugurata una pista di mountain bike.
Ma la piazza di spaccio è rimasta, nascosta in una zona non ancora disboscata.
Non si può tollerare una realtà così per tante ragioni: non c’è solo una situazione inaccettabile per la presenza di bande di spacciatori che controllano quel territorio, c’è la realtà di centinaia di persone abbandonate a se stesse che hanno bisogno di aiuto e certo non lo possono trovare in quel luogo fuori dal mondo e c’è un problema di sicurezza che sta sempre più condizionando la vita del quartiere e della stazione di Rogoredo.
Il Comune di Milano con Italia Nostra e ATM, per quello che riguarda la sicurezza della metropolitana stanno facendo molto, ma per risanare anche le parti del bosco ancora in mano allo spaccio serve a consentire la pulizia, garantendo una presenza massiccia e costante delle forze dell’ordine per il tempo necessario agli operatori di lavorare, ma serve anche mettere in condizione gli operatori di strada di dare assistenza e aiuto ai consumatori.
Nei prossimi giorni presenterò un’interpellanza al Ministro degli Interni per chiedere venga garantita la presenza delle forze dell’ordine necessarie per garantire la pulizia dell’area, coordinandosi con gli operatori, e per mettere in sicurezza la Stazione di Rogoredo.

Testo dell'interrogazione presentata:

Atto n. 3-00272- Pubblicato il 11 ottobre 2018, nella seduta n. 46 e svolto nella seduta n. 98 dell'Assemblea (07/03/2019)

MIRABELLI 

Al Ministro dell'interno. 
Premesso che:

nella città di Milano, nella zona denominata "boschetto di Rogoredo", si registra un'incontrollato e permanente fenomeno di spaccio di droga;

in tale luogo, data la sua prossimità alla stazione, convergono consumatori da tutta la regione e il degrado dell'area unito alla concentrazione di centinaia di persone rende difficile operare per qualunque servizio sociale o sanitario;

questa situazione genera gravi problemi di sicurezza per gli abitanti del vicino quartiere di Rogoredo, dimostrata anche dall'aumento dei reati predatori;

il degrado sia della stazione ferroviaria, snodo fondamentale per i trasporti regionali e punto di partenza e di arrivo di treni ad alta velocità, sia della stessa stazione della metropolitana è estremamente preoccupante e minaccia la sicurezza dei cittadini e la funzionalità dei servizi di trasporto;

la zona interessata dallo spaccio ha subito una forte limitazione a seguito dell'intervento, commissionato dal Comune di Milano ad "Italia Nostra", di disboscamento e pulizia dell'area, la costruzione di strade sterrate per consentire gli accessi alle forze dell'ordine e la creazione di una pista per mountain bike;

per completare i lavori, ripulire e risanare la zona in cui si è ora concentrato lo spaccio serve un'assistenza costante delle forze dell'ordine per consentire il lavoro degli operatori. Inoltre, la presenza delle forze dell'ordine in stazione, soprattutto nelle ore serali e notturne, è insufficiente, nonostante un significativo impegno della vigilanza di ATM,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti descritti;

quali iniziative, intenda adottare per risolvere la situazione di degrado nella città di Milano, nella zona denominata "boschetto di Rogoredo", e se intenda, a tal fine, passare dalla strategia dei blitz a un presidio quotidiano volto allo smantellamento dello spaccio aumentando il numero di forze dell'ordine a presidio costante e continuativo della zona, in modo da permettere al Comune di Milano di completare i lavori, comprensivi della pulizia e del disboscamento dell'area, utili per togliere la possibilità agli spacciatori di operare nascosti, eradicando definitivamente il fenomeno dello spaccio e restituire così l'area ai cittadini e alla legalità;

se intenda attivarsi per mettere in sicurezza la stazione e la metropolitana istituendo un presidio permanente della Polizia ferroviaria.

 

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Question Time in Senato con l'interrogazione e la risposta del Ministero»

 

 

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